IL FORMIDABILE COLTELLO “BOWIE”

 

“I due scorridori disarmarono l’indiano, il quale ormai non opponeva alcuna resistenza, che del resto sarebbe stato affatto inutile poiché altri uomini accorrevano, attirati da quei due colpi di fucile; e lo trassero verso i furgoni, tenendo in pugno i bowie-knife, quei lunghi coltelli americani d’una resistenza a tutta prova e che formano parte dell’armamento dei volontari che combattono alle frontiere indiane”.

 Così Salgari nelle prime pagine del romanzo Sulle frontiere del Far West. L’autore cita il coltello nord americano anche nell’appendice da lui aggiunta a I pirati della Malesia nell’edizione del 1902. Siamo a bordo della nave inglese che sta portando Sandokan, Yanez e pochi fedeli tigrotti verso l’isola di Norfolk, definita da Salgari “il più orribile penitenziario dell’oceano Pacifico”. “Un omaccio dallo sguardo obliquo, dai lineamenti angolosi e butterati dal vaiuolo e che aveva sulla fronte una larga cicatrice dovuta forse ad un buon colpo di coltello, un vero tipo di malfattore incallito, s’avanzò verso Sandokan bestemmiando e tenendo in pugno uno di quei larghi coltellacci che gli americani chiamano bowie-knife
 I riferimenti di Salgari, che sappiamo sapeva documentarsi in maniera attenta sulle fonti allora disponibili, sono esatti.

La tradizione attribuisce l’invenzione di tale coltello a Jim Bowie (1796-1836), uno tra i più popolari personaggi del West che concluse la sua vita piuttosto movimentata cadendo ad Alamo battendosi per l’indipendenza del Texas insieme al capostipite dei trappers, Davy Crockett. Alcuni studiosi ritengono invece che il vero inventore del coltello fu il fratello di Jim, Rezin Pleasant (1793-1841). H.J Stammel, nel suo documentatissimo e interessante testo Il cowboy leggenda e realtà (1) attinge a dei dati storici precisando che il coltello presenta una lama pesante “di 14 pollici (35 cm) di lunghezza e di 2 pollici (5 cm) di larghezza e con un dorso da taglio che misura 6 cm alla punta, pesante un chilo, con un’elsa di ottone lunga 7,6 cm. Nel dicembre 1839 James Bowie ordinava il prototipo di questo coltello con un modello di legno all’armaiolo James Black di Hamstread, Arkansas. Dopo 4 settimane l’originale, di un acciaio speciale, indurito secondo un metodo complicato per più di 3 settimane, era pronto. Per dimostrazione il famoso armaiolo tagliava per un’ora un blocco di legno Hickory secco in due pezzi, per farsi dopo la barba con questa lama.

 

http://www.historicarkansas.org/collections/knives.aspx?id=56
Knife: Bowie No. 1. Attribuito a James Black, 1830 circa. Dal sito del Museo Storico dell’Arkansas

 

(…) L’industria inglese di acciai Sheffields esportava dal 1831 in poi molte migliaia di pezzi (del coltello bowie) negli USA. Per il cowboy il coltello bowie era un arnese immancabile: egli lo usava per macellare e per mangiare, per tagliare zoccoli e corna, per farsi la barba e per piantare gli steccati, per tagliare le suole, come spiedo e come arma contro lupi, puma e indiani”.

 Nel corso della guerra civile americana il coltello bowie venne adottato dall’esercito confederato.

Stammel è tedesco e certo non gli difetta la precisione, ma credo che le misure del coltello che lui fornisce facciano riferimento a un modello-tipo; il coltello bowie infatti è stato costruito in una grande quantità di varianti, anche se sostanzialmente era caratterizzato dalle dimensioni piuttosto generose (ma non sono mancati modelli a serramanico), al punto che oggi qualsiasi coltello di grandi dimensioni viene comunemente chiamato con il nome del suo inventore. Tracce evidenti del coltello bowie si trovano nei coltelli da caccia diffusi ovunque. Nei pezzi “più antichi la lunghezza variava dai 25 ai 58 centimetri e le lame potevano essere a taglio singolo o doppio, con la punta a lancia, curva o dritta. Un classico coltello bowie ha oggi la punta curva con un falso filo sulla parte terminale” (2)

 Il coltello bowie venne prodotto in migliaia di esemplari ed esportato un po’ ovunque, in particolare in Australia, cosa ben nota ai collezionisti che hanno smesso di cercarne degli esemplari negli Stati Uniti, e ne vennero realizzati di molto belli, tra i quali quello destinato al presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, decorato dalla ditta Tiffany & Co. nel 1855 circa e che presentava una ricca montatura in argento sterling, era cesellato con scene di caccia, di pionieri e recava inciso il suo nome.
Quanto alla possibilità, citata da Stammel, che con il coltello bowie fosse possibile… farsi la barba confesso che la cosa mi lascia un po’ scettico! Casomai mi capitasse tra le mani un esemplare di bowie, non mancherò di informarvi del risultato, a meno che tra i nostri lettori non ci sia qualcuno che ci abbia già provato!

(L.C.)

Note
(1) SEI, Torino, 1974.
(2) Zdenek Faktor, coltelli e pugnali, Fratelli Melita, La Spezia, 1993.

http://www.historicarkansas.org/knife_gallery/

Articolo tratto da “Prahos”, n. 3/4 dicembre 2009